L'arte della mise en place

Non c’è vista migliore che quella di una tavola ben apparecchiata (Arthur Inch) 

 

 

La mise en place, ovvero l'apparecchiatura della tavola, è una vera e propria arte. Nasce per la prima volta nell’Antica Roma; già allora sulla tavola degli aristocratici si potevano trovare quelli che oggi potrebbero assomigliare a dei bicchieri, coppe di vari materiali, boccali e alcune rudimentali posate simili a cucchiai come il cochleare o la lingula nata per infilsare i cibi.

Utensili più simili a coltelli e forchette venivano invece usati dalla servitù per preparare le pietanze nelle cucine; era abitudine, infatti, che le pietanze venissero servite già tagliate in modo da rendere più semplice per i commensali mangiare con le mani. Sulle tavole vi erano anche dei pezzi di stoffa usati per pulirsi la bocca e asciugarsi il sudore, chiamati sudarium. Solo agli inizi del quattrocento per la prima volta si da un ordine preciso alle posate in base al tipo di portata per cui erano state studiate. Mise en place: è un termine francese che letteralmente significa “messa sul posto” ed indica tutto il materiale necessario per un servizio completo e corretto nella ristorazione.                                                                                                                            

Quali sono le indicazioni per un’apparecchiatura perfetta?

Tovaglie, posate, piatti e bicchieri devono essere disposti secondo un criterio ben preciso. Una tavola ben apparecchiata, oltre ad essere un piacere per la vista, rappresenta un modo per esaltare una portata o uno stile di cucina, degustando un piatto e lasciarsi andare ad una conversazione gradevole. E nulla deve essere lasciato al caso.

La tavola deve essere adeguata al numero degli invitati, considerando che lo spazio tra il centro di un piatto e quello a fianco è di 70 cm. E’ importante che la tovaglia ricada in modo uniforme lungo tutto il perimetro del tavolo.

Il tovagliolo va messo alla sinistra del piatto, mai sul piatto dove si mangia e mai sopra o sotto le posate.

Le posate : le forchette vanno messe alla sinistra del piatto,  il tipo di posata va disposta dall’esterno verso l’interno, seguendo l’ordine delle portate.

I coltelli si dispongono a destra, seguendo l’ordine delle portate: verso l’esterno il coltello per l’antipasto e verso l’interno quello per la carne, con la parte tagliente rivolta verso il piatto. Se preparate una zuppa o una minestra, il cucchiaio si pone a destra verso l’esterno.

I piatti: allineate il bordo di ogni piatto con il bordo del tavolo, lasciando 3-5 cm di spazio (i piatti non devono mai stare sul bordo del tavolo).

Il sottopiatto non va mai tolto dalla tavola, se non a fine pasto. Sopra va messo il piatto piano e, eventualmente, se avete preparato una zuppa o una minestra in brodo, si mette anche il piatto fondo.

I piattini per il pane vengono disposti alla sinistra di ogni posto tavola.

I bicchieri vanno messi in alto a destra del sottopiatto, in ordine di grandezza. Si inizia dal bicchiere più grande dell’acqua, seguono quello del vino rosso e del vino bianco, più piccolo. I bicchieri non dovranno essere più di quattro per non creare troppo disordine intorno al commensale.

Infine una decorazione per allestire il tavolo. Quest’ultima non deve però essere molto vistosa.

La frutta: troverà posto al centro della tavola in una bella alzata dalla quale gli ospiti si serviranno personalmente.

Buona Mise en place!  

Mise and place

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